Come comportarsi in Thailandia

La Thailandia è distante dall’Italia sia geograficamente che culturalmente, sarebbe quindi buona norma conoscere le differenze principali col nostro Paese, in modo da essere rispettosi delle tradizioni locali ed evitare comportamenti sconvenienti; sicuramente verrà apprezzato il vostro sforzo, anche se il popolo thailandese tende a perdonare gli “errori” se commessi da un farang (termine con cui vengono chiamati gli stranieri).

Wat Klang Wiang, Chiang Rai - 2017-06-27 (029)

Iudexvivorum, CC0, via Wikimedia Commons

Cose da NON fare

Uno dei comportamenti da evitare assolutamente è quello di toccare la testa di una persona, inclusi i bambini, in quanto questa parte del corpo è venerata come la più sacra; al contrario i piedi sono invece considerati la parte meno nobile e più sporca e perciò bisogna evitare di puntarli contro qualcuno oppure alzarli più in alto della testa di qualcuno ed ancora appoggiarli sulla scrivania o mostrare il fondo del piede alle altre persone.

Anche puntare il dito per indicare qualcuno è considerato particolarmente maleducato nella cultura thai, mentre si può fare con oggetti inanimati ed animali, anche se sarebbe meglio usare l’intera mano; con le persone invece si solleva il mento nella direzione di chi si vuole indicare.

Cercate anche di evitare le effusioni in pubblico, anche se col passare degli anni, specialmente a Bangkok o nei luoghi più turistici, queste vengono accettate maggiormente, se rientrano nel buon senso.

Non bisognerebbe inoltre perdere la calma ed arrabbiarsi in modo esagerato, piuttosto va accettata la situazione con un sorriso o almeno prendendo le cose con filosofia.

Un’ultima cosa da evitare è quella di mancare di rispetto al re, nemmeno alle sue immagini, compresi ad esempio i soldi, visto che la sua effige appare su banconote e monete del Regno di Thailandia.

Se siete di sesso femminile non toccate i monaci, chiunque deve comunque trattarli con grande rispetto.

Cosa fare

Prima di entrare in un tempio o in un luogo sacro vanno tolte le scarpe, comportamento che sarebbe opportuno adottare anche quando si entra nella casa di qualcuno; inoltre è bene indossare vestiti adatti alla situazione.

Rispondete sempre al saluto thailandese (wai), che viene eseguito con un piccolo inchino e con le mani giunte, solo i monaci ed il re sono autorizzati a non restituire il saluto; se c’è l’occasione fatelo voi per primi.

Cercate di sorridere il più possibile, la Thailandia è considerata la Terra del sorriso; questo gesto viene usato in moltissime circostanze e denota la positività di questo popolo, anche quando ci si trova in situazioni non troppo piacevoli.

Il consiglio migliore è quello di usare il buon senso, se incapperete in qualche errore questo verrà perdonato più facilmente e dimenticato in fretta; i thailandesi sono persone amichevoli, gentili e sorridenti e terranno in considerazione la vostra buona volontà nel cercare di rispettare questa cultura così differente in alcune circostanze dalla nostra.

Concludiamo con tre parole che vi torneranno molto utili in questo Paese; il thailandese usa un alfabeto totalmente differente dal nostro e quindi complicato da imparare per noi occidentali, almeno inizialmente, ma già conoscere questi termini sarà visto molto positivamente.
Attenzione all’ultima particella, che sarà differente a seconda che siate un uomo o una donna e che viene utilizzata per educazione in diverse occasioni; le parole possono essere translitterate in vari modi, non c’è una maniera unica, quindi cercando sul web potete trovare molte varianti; cliccate sull’icona audio per ascoltare la pronuncia.

Per salutare si usa in qualunque momento della giornata l’espressione “sawatdee kha” (donna)
o “sawatdee khrap” (uomo)
, per dire grazie invece si utilizza “khop khun kha”
o “khop khun khrap”
, entrambe accompagnate dall’inchino a mani giunte; per scusarsi “kho tod kha”
o “kho tod khrap”
.