Phi Phi Islands
Le Phi Phi Islands (หมู่เกาะพีพี) sono un piccolo arcipelago di 12 Km² nel Mare delle Andamane; fanno parte della provincia di Krabi e distano circa 40 chilometri sia dal capoluogo, che dall’isola di Phuket, situata più ad ovest; dal 1983 sono incluse nel Parco Nazionale di Hat Noppharat Thara–Mu Ko Phi Phi.
Gran parte del territorio è costituito dall’isola principale di Koh Phi Phi Don, l’unica sulla quale si può soggiornare e sulla quale attraccano i traghetti e le imbarcazioni provenienti dalla terraferma o da altre isole come Phuket e Koh Lanta; la più piccola Koh Phi Phi Lee e le altre isole minori si possono invece solamente visitare con escursioni giornaliere.
Le isole Phi Phi sono salite alla ribalta dopo l’uscita del film The Beach, con Leonardo Di Caprio, avvenuta nel 2000, nel quale compare la splendida spiaggia di Maya Bay, situata sull’isola di Koh Phi Phi Lee, riaperta al pubblico ad inizio 2022 dopo che è rimasta chiusa per oltre 3 anni, per dare respiro al suo ecosistema, gravemente danneggiato dal turismo di massa.
L’accesso alla piccola spiaggia, lunga 250 metri, avviene adesso da un molo di attracco retrostante, in modo che nessuna imbarcazione entri direttamente a Maya Bay e richiede una breve camminata nella giungla; è previsto un limite di 375 persone all’ora ed è inoltre vietato nuotare nelle acque della baia, per non infastidire la fauna marina.
Caitriana Nicholson from 北京 ~ Beijing, 中国 ~ China, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Le isole sono molto adatte alle immersioni ed allo snorkeling, grazie alle acque azzurre ed agli splendidi fondali, oltre ovviamente al relax su una delle tante spiagge presenti; Koh Phi Phi Don ha inoltre una vivace vita notturna ed un gran numero di negozi, bar e ristoranti.
In alta stagione le Phi Phi Islands sono molto affollate e quindi potete scordarvi di vedere Maya Bay in tranquillità o come appare sulle cartoline; la maniera migliore per godere delle bellezze naturalistiche di queste meravigliose isole è di farlo magari di prima mattina soggiornando qui almeno una notte, invece di visitarle tramite i numerosi tour da Phuket, Ao Nang o Krabi, oppure di andarci in un periodo meno turistico, anche se il clima sarà peggiore.
A livello meteorologico i mesi più adatti sono quelli che vanno da novembre a marzo, quando l’umidità è minore e le temperature leggermente inferiori ai 30° C, mentre settembre ed ottobre sono i due mesi con le precipitazioni più consistenti, possibilmente da evitare.
Le Phi Phi Islands offrono sicuramente alcuni dei panorami più belli della Thailandia, con rocce calcaree a picco sul mare, ma essendo prese d’assalto dai turisti hanno anche dei lati negativi, quali i prezzi degli alloggi più alti rispetto ai normali standard del Paese ed il sovraffollamento dei punti di interesse, fattori da tenere in considerazione se si desidera visitare l’arcipelago.
Posizione e Come arrivare alle Phi Phi Islands da Phuket e da Krabi
Esistono due soluzioni per raggiungere l’isola di Koh Phi Phi Don, i traghetti ed i motoscafi, con i primi più economici (circa 400-500 baht per corsa), ma più lenti; in ogni caso il punto di attracco è il molo di Ao Ton Sai, situato sul lato sud.
I traghetti, sia dalla provincia di Krabi che da Phuket, impiegano 1 ora e 30 minuti / 2 ore, mentre con un motoscafo basteranno invece 45 minuti / 1 ora di viaggio, ma il prezzo sarà ovviamente maggiore; se si viaggia in gruppo si può optare per il noleggio di un mezzo, ma vengono effettuati anche servizi condivisi.
I traghetti in partenza da Phuket salpano dal Rassada Pier, i motoscafi dal Chean Vanich Pier, posto qualche centinaio di metri più a nord, entrambi nella città di Phuket, nella parte sud-orientale dell’isola.
Se invece il nostro punto di partenza è la provincia di Krabi abbiamo più opzioni, il Klong Jilad Pier o la Krabi River Marina nella cittadina di Krabi oppure i moli di Ao Nam Mao e di Railay ad Ao Nang; inoltre esiste un collegamento effettuato dall’isola di Koh Lanta, posta a sud-est rispetto alle Phi Phi Islands, con partenze dal Sala Dan Pier e viaggio in traghetto più breve, essendo la distanza minore, di circa 1 ora.
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Cosa vedere alle Phi Phi Islands
Spiagge
L’isola di Koh Phi Phi Don, nonostante non sia grandissima ha comunque numerose spiagge, grazie alla sua conformazione stretta ed allungata.
Ton Sai Beach è il punto di arrivo e partenza dei traghetti ed è indicata giusto per una passeggiata o per bere e mangiare qualcosa in uno dei tanti bar e ristoranti presenti; già spostandosi di poche centinaia di metri verso nord si arriva alla Loh Dalum Beach, dove si può prendere il sole e fare il bagno.
Molte delle spiagge più belle si trovano sul lato orientale dell’isola, da quelle coi maggiori servizi nelle vicinanze, come Laem Tong e Loh Ba Kao, ad altre invece più isolate (Rantee, Loh Moo Dee).
Non distante dal villaggio di Ton Sai abbiamo poi la Monkey Beach, una stretta e piccola spiaggia popolata da una colonia di scimmie, pronte ad assaltare il turista di turno alla ricerca di cibo; nell’estremità sud-orientale abbiamo la Long Beach, un’altra ottima opzione, mentre nella parte nord-occidentale troviamo la Nui Beach, una spiaggia molto piccola, ma con una vista sensazionale, grazie a degli scogli calcarei posti a breve distanza.
Koh Phi Phi Lee possiede invece un’unica famosissima spiaggia, Maya Beach, affacciata sull’omonima spettacolare baia; essa risulta davvero affollata, fra turisti e relative barche, e quindi bisogna mettere in conto questo aspetto se si desidera visitarla.
Yuriy Surov, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons
Punti panoramici
Visto che si tratta di isole montuose, è possibile osservare il paesaggio da alcuni punti più elevati, che regalano delle viste mozzafiato e permettono di comprendere maggiormente il motivo per cui le Phi Phi Islands siano considerate fra le più belle isole della Thailandia.
A nord-est del villaggio di Ton Sai si trovano 3 diversi viewpoints, raggiungibili a piedi attraverso una serie di scalini e dei tratti di sentiero e strada, per una lunghezza totale di quasi 3 chilometri fra andata e ritorno; il primo e più vicino offre già una discreta vista, anche se quelle migliori si hanno dai seguenti punti panoramici, posti più in alto e che giustificano lo sforzo maggiore necessario per arrivarci; nell’ultimo, situato a poco meno di 200 metri d’altitudine, è disponibile un’ampia e comoda piattaforma, che alle volte può risultare piuttosto affollata.
I momenti migliori per il trekking sono attorno all’alba ed al tramonto, quando fa anche meno caldo, per accedere ai punti panoramici bisogna pagare 50 baht a testa; se volete evitare di camminare, potete in alternativa rivolgervi ad un moto-taxi.
fitri agung from Pekanbaru, Riau, Indonesia, Indonesia, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons
Altre attività ed isole
La maniera migliore per visitare le meraviglie di queste isole è tramite un tour, che vi porterà nei luoghi salienti della zona; la Viking Cave (Grotta dei Vichinghi), la Phi Lee Lagoon (Laguna di Phi Lee) e la splendida Baia di Loh Samah sull’isola di Koh Phi Phi Lee sono alcuni dei luoghi imperdibili.
A nord dell’isola principale abbiamo poi la piccola Bamboo Island, larga 500 metri e lunga al massimo 700 metri, raggiungibile solo tramite un’imbarcazione privata; il perimetro dell’isola è quasi interamente costituito da una spiaggia di sabbia ed offre quindi abbastanza spazio per evitare gli ammassamenti presenti altrove nell’arcipelago.
La vicina Mosquito Island (Koh Yung) non ha un nome molto invitante, ma offre comunque delle opportunità di snorkeling ed immersione, alla scoperta della barriera corallina pochi metri sott’acqua.
MarkBA, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons