Koh Chang

L’isola di Koh Chang (เกาะช้าง) si trova nella parte nord-orientale del Golfo del Siam, nella provincia di Trat, che confina ad est con la Cambogia; dista 350 chilometri dalla capitale Bangkok.

Con una superficie di 210 Km² si colloca al terzo posto fra le isole thailandesi, dopo Phuket e Koh Samui; il suo nome significa ‘Isola Elefante’, poiché la parte meridionale dell’isola ricorda la testa di questo animale, proboscide inclusa.

Koh Chang fa parte di un arcipelago di 52 isole, che comprende anche Koh Kut e Koh Mak, altre due rinomate destinazioni turistiche della provincia; dista appena 5 chilometri dalla costa, il che la rende velocemente raggiungibile con un traghetto.

Si tratta di un’isola piuttosto montuosa (744 metri l’altezza massima), ricoperta in gran parte da una fitta foresta pluviale tropicale, in cui scorrono numerosi corsi d’acqua che a volte formano delle belle cascate; la maggioranza del territorio è incluso nel Parco Nazionale di Mu Ko Chang, che protegge anche le aree marine circostanti, ricche di barriere coralline.

Non mancano ovviamente nemmeno delle belle spiagge in cui rilassarsi e le sistemazioni sono adatte ad ogni budget; si possono poi organizzare delle escursioni giornaliere sulle altre isole dell’arcipelago oppure partecipare a delle immersioni subacque.

Koh Chang non ha ancora raggiunto la notorietà e l’affollamento di altre isole thailandesi e riserva perciò un’atmosfera più genuina, poco intaccata dal turismo di massa; come abbiamo visto le cose da fare non mancano e la minor distanza da Bangkok rispetto a tante altre destinazioni la rendono una meta appetibile anche per un solo weekend di relax, senza doversi sobbarcare un volo o un lungo viaggio in autobus o treno per raggiungere le spiagge di Phuket o Koh Samui, riuscendo oltretutto a risparmiare qualcosa.

Fate però particolare attenzione alla scelta del periodo in cui andare, Koh Chang è infatti una delle zone più piovose della Thailandia (3500 mm ogni anno in media) e va quindi evitato assolutamente il periodo del monsone, che va da maggio ad ottobre, quando è difficile trovare due giorni consecutivi di sole; in compenso nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio le precipitazioni sono rare e scarse.

Koh Chang

Posizione e come arrivare a Koh Chang da Bangkok

Koh Chang e le altre isole dell’arcipelago sono collegate alla terraferma tramite alcune linee di traghetti, con l’isola principale che si può raggiungere da due diversi moli; dall’Ao Thammachat Pier la traversata dura 20-30 minuti e viene effettuata ogni ora, raggiungendo l’Ao Sapparot Pier, nell’estremità nord-occidentale di Koh Chang; c’è poi la linea della Centrepoint Ferry, col molo che si trova 10 km più ad est, mentre l’arrivo è ad appena tre chilometri di distanza dall’altro porto di Koh Chang, col viaggio che in questo caso dura attorno all’ora e con corse ogni 2-3 ore; il prezzo è molto simile, attorno ai 150 baht per il ticket di andata e ritorno.

I moli di Laem Ngop e Laem Sok vengono invece utilizzati per raggiungere le altre isole, Koh Mak e Koh Kut, più distanti, anche tramite dei servizi di traghetti veloci; è inoltre possibile, in alta stagione, arrivare su queste isole dai moli di Bangbao e di Kai Bae, situati nella parte sud-occidentale di Koh Chang.

Varie compagnie di autobus effettuano il viaggio fra Bangkok ed uno dei moli nella provincia di Trat; il viaggio dura dalle 5 ore e mezza in su, a seconda del vostro punto di partenza nella capitale, con costo di circa 500 baht; potete anche rivolgervi a delle agenzie che includono sia la tratta in bus che quella in traghetto.

Trat ha inoltre un aeroporto di proprietà della compagnia Bangkok Airways, la quale effettua dai 2 ai 4 voli giornalieri da Bangkok-Suvarnabhumi; la posizione è piuttosto comoda, dato che si trova sui 20-25 km di distanza dai moli di imbarco per le isole dell’arcipelago.

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Cosa vedere a Koh Chang

Spiagge

Le spiagge più spettacolari si trovano sui lati occidentali e meridionali di Koh Chang; Lonely Beach è probabilmente quella più nota ed il centro della vita notturna dell’isola, con molte strutture ricettive nelle vicinanze; White Sand Beach, più a nord, è invece considerata la più bella fra le spiagge dell’isola, mentre se cercate privacy e silenzio potete recarvi alla Wai Chaek Beach, dove sono totalmente assenti bar o resort.

Khlong Phrao - Ombragé

Éclusette, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Cascate

Inoltrandosi nella giungla che ricopre gran parte di Koh Chang si possono trovare diversi piccoli ruscelli e cascate; alcune di queste cascate sono incluse nel parco nazionale e richiedono il pagamento di 200 baht, per altre invece bisogna sborsare una cifra decisamente inferiore oppure sono del tutto gratuite; il momento migliore per visitarle è dopo la fine della stagione umida, quando risultano più maestose ed il flusso d’acqua è maggiore.

Khlong Phlu è la cascata più famosa e visitata dell’isola, sia perché è abbastanza comoda da raggiungere, tramite un sentiero lungo 600 metri, ed anche per la bella piscina naturale che si trova ai suoi piedi, in cui è possibile tuffarsi e rinfrescarsi; si trova all’interno del Parco Nazionale di Mu Ko Chang e richiede perciò il pagamento di 200 baht (100 baht i bambini) per essere raggiunta.

Nella parte opposta dell’isola si può visitare la cascata di Than Mayom, anch’essa inclusa nel parco nazionale; trovandosi in una zona con poche strutture ricettive richiede più tempo per essere raggiunta, poiché bisogna risalire verso la parte nord dell’isola e poi proseguire per diversi chilometri verso sud.

Le restanti cascate sono in genere più difficili da raggiungere, ma anche meno frequentate e gratuite oppure richiedono il pagamento di soli 20/40 baht; viste le diffuse precipitazioni che colpiscono l’isola durante la stagione umida è meglio evitare di visitare le cascate in questo periodo, coi torrenti che potrebbero essere piuttosto impetuosi e pericolosi.

1045 น้ำตกคลองพลู อุทยานแห่งชาติหมู่เกาะช้าง

Taweelarp Prasittinawa, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Punti panoramici

Trattandosi di un’isola montuosa, vi sono diversi punti da dove osservare il panorama dall’alto, anche se in genere sono difficili da raggiungere.

Il più noto fra i punti panoramici, il Kai Bae Viewpoint, si trova a ridosso della strada principale di Koh Chang e non richiede quindi sforzo fisico per essere raggiunto; da qui si potrà godere in particolare di splendidi tramonti, oltre che di spettacolari viste sul mare sottostante e su alcune piccole isolette poco distanti dalla costa.

Kai Bae viewpoint

kallerna, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Villaggio di pescatori di Bang Bao

Il piccolo villaggio di Bang Bao, nella parte meridionale dell’isola, era una volta dedito solamente alla pesca, mentre al giorno d’oggi si è trasformato in un sussegguirsi di piccoli negozietti e ristoranti, concentrati in particolare lungo la prima parte del molo omonimo.

Nonostante abbia perso il suo spirito originario resta tuttora interessante ed offre inoltre dei bei panorami su questa zona di Koh Chang; da qui partono inoltre molte delle escursioni verso le isole adiacenti.

Bang Bao pier 6

kallerna, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Altre isole

Koh Kut è la seconda isola per grandezza dell’arcipelago ed ha una lunghezza di oltre 20 chilometri, anche se una parte è priva di insediamenti umani; si può raggiungere sia direttamente dalla terraferma, che dall’isola di Koh Chang, nel caso di un soggiorno multi-isola o per visitarla in giornata.

Come la sorella maggiore anche qui troverete splendide spiagge, una rigogliosa giungla e delle montagne ricche di torrenti e cascate, il tutto però con una densità minore di turisti; se cercate quindi più relax e tranquillità potete optare per Koh Kut, con sistemazioni adatte a tutte le tasche, dai resort con piscina ai piccoli bungalow dai servizi essenziali e molto convenienti se volete tenere sotto controllo il budget del vostro viaggio.

Koh Mak è più piccola (16 Km²) ed in larga parte pianeggiante, risultando più adatta a chi desidera soprattutto rilassarsi in spiaggia, passando la maggior parte del tempo in acqua o all’ombra di una palma; nonostante un progressivo sviluppo turistico rimane tuttora a misura d’uomo ed è possibile spostarsi da una parte all’altra dell’isola in bicicletta o scooter.

Komak1

Heinz Albers, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons