Regioni della Thailandia
La Thailandia può essere suddivisa in 6 regioni, che raggruppano province con caratteristiche simili a livello geografico, storico o culturale; questo sistema di classificazione può tornare utile anche per un turista e per organizzare il proprio viaggio al meglio.
Thailandia del Nord
Costituisce la parte settentrionale del Paese ed ha come città di riferimento Chiang Mai; il territorio è in prevalenza montuoso, con varie catene, alternate a vallate ed altopiani, che hanno il loro culmine nel Doi Inthanon (2.565 m), la montagna più alta della Thailandia.
Questa regione si differenzia dal resto del Paese anche per il clima, che risulta più fresco in inverno, con temperature medie minime che scendono attorno ai 15° C nelle città e qualche grado in meno salendo di quota; si tratta del periodo migliore per visitare la Thailandia del Nord, visto che le precipitazioni sono molto scarse e che di giorno si arriva comunque a toccare 28-30° C.
Oltre alla provincia di Chiang Mai, fanno parte di questa regione altre province molto interessanti dal punto di vista turistico, come Chiang Rai, Mae Hong Son e Nan; nei secoli precedenti alla nascita dell’attuale Thailandia quest’area faceva parte del Regno Lanna, di cui sono rimaste molte testimonianze, che differenziano quindi quest’area dal resto del Paese, con stili differenti negli edifici e nei templi.
NorthThailander, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Thailandia dell’Ovest
Di questa regione fanno parte solo 5 province, da nord a sud Tak, Kanchanaburi, Ratchaburi, Phetchaburi e Prachuap Khiri Khan, tutte confinanti ad ovest con il Myanmar, dal quale sono separate dalla lunga catena montuosa dei Monti del Tenasserim, che prosegue poi verso sud e la Malaysia.
Il territorio è anche in questo caso in prevalenza montuoso, ma degrada ad est verso la pianura oppure verso il Golfo del Siam nelle due province più meridionali; il clima è generalmente buono, grazie a precipitazioni complessive inferiori ad altre aree thailandesi.
A livello turistico presenta soprattutto attrazioni di tipo naturalistico, con parchi nazionali, foreste, cascate e numerosi laghi, ma anche punti di interesse storico, come la Ferrovia della Morte ed il ponte sul fiume Kwai; in questa regione si trova poi la città balneare di Hua Hin, meta piuttosto frequentata dagli abitanti della capitale, mentre proseguendo verso sud abbiamo altri bei tratti di costa meno battuti, ma dai paesaggi molto belli.
PumpkinSky, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Thailandia Centrale
Regione in prevalenza pianeggiante, della quale fanno parte ben 21 province, oltre alla zona a statuto speciale della capitale Bangkok; dal punto di vista geografico è caratterizzata dal maggior fiume thailandese, il Chao Phraya, che nella parte conclusiva bagna anche Bangkok.
In questa regione si trovano molte delle maggiori attrazioni turistiche e culturali del Paese, poiché oltre alla metropoli Bangkok, sono presenti le due antiche capitali del Regno del Siam Ayutthaya e Sukhothai, con dei parchi archeologici e storici di grandissimo rilievo.
Alcune province hanno maggior vocazione industriale ed agricola, ma si possono trovare anche zone non molto note al turismo internazionale, come Khao Kho, Nakhon Pathom o Lopburi, che potrebbero essere delle piacevoli scoperte per chi è alla ricerca di località alternative, specialmente se siamo già stati nel Paese del sorriso altre volte.
Stefan Fussan, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Isan (Nordest)
Regione agricola in gran parte caratterizzata dall’altopiano di Korat e che costituisce la parte più orientale della Thailandia; essa è separata da Laos e Cambogia dall’imponente fiume Mekong.
Si tratta dell’area più povera del Paese, che per questo motivo presenta tuttora dei notevoli flussi migratori, coi suoi abitanti che cercano fortuna nella capitale Bangkok o nelle zone più turistiche, nella speranza di migliorare le proprie condizioni di vita.
Il turismo è piuttosto scarso e poco sviluppato, ma non per questo si tratta di una regione da ignorare completamente; nelle province di Buri Ram e Nakhon Ratchasima sono presenti ad esempio due complessi di templi in stile Khmer molto affascinanti (Phanom Rung e Phimai), inoltre non mancano aree naturali e bei paesaggi collinari; i prezzi di beni e servizi sono poi fra i più bassi della Thailandia.
Udom PINTUWONG, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons
Thailandia dell’Est
Regione situata fra Thailandia Centrale, Isan e Cambogia, nella parte centro-orientale del Paese, con coste ed isole nel Golfo del Siam; il territorio è in prevalenza pianeggiante, con alcuni isolati e modesti rilievi collinari.
La parte più orientale, in corrispondenza delle province di Chanthaburi e di Trat, a cui appartiene l’arcipelago di Koh Chang, è fra le più piovose della Thailandia, con precipitazioni molto abbondanti nei mesi estivi, mentre verso ovest il clima è più in linea col resto del Paese.
La principale e più nota meta turistica è Pattaya, città dalla vibrante vita notturna, affacciata sul Golfo del Siam; sono però presenti anche località più tranquille ed a misura di famiglia come Rayong, oltre al già citato arcipelago di Koh Chang, con alcune splendide isole tropicali, toccate marginalmente dal turismo di massa.
Taguelmoust, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons